Recupero del credito, quando attuarlo?

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Se metodi concilianti e collaborativi non vi hanno permesso di rientrare di un credito, affidarsi ad uno studio legale è la soluzione migliore per affrontare un percorso che richiede competenza ed esperienza.

Una regola universale: non perdere più tempo!

Si dice che negli affari essere previdenti sia già una buona regola per consolidare un’attività, si dice anche che i rapporti di lavoro debbano essere gestiti con spirito collaborativo ma quando il tempo della diplomazia finisce, allora le misure da adottare cambiano e qualora un debitore tergiversi e trascini nel tempo il pagamento di un debito, non si deve più perdere ulteriore tempo.

È il momento in cui il creditore (azienda o privato) può affidarsi ad uno studio legale per ottenere il pagamento dovuto avviando un iter ben preciso che richiede l’intervento di professionisti capaci di modulare le diverse azioni sulla base delle risposte e dei riscontri ottenuti dal debitore.

La necessità di avvalersi di avvocati e consulenti deputati allo svolgimento del recupero crediti, è una prassi che permette all’imprenditore o al privato di raggiungere con efficacia il proprio obiettivo, ovvero il rientro della somma di denaro che sino a quel momento non si è riusciti ad ottenere attraverso i comuni solleciti di pagamento.

Per non perdere più tempo è dunque fondamentale affidarsi ad esperti del settore, quindi a società di recupero crediti costituite da avvocati e professionisti abilitati a percorrere ed affrontare i complessi iter richiesti dalla legge.

Società di recupero crediti: perché sono efficaci.

Prima di affidarsi ad uno studio legale ed ai suoi specialisti che svolgono attività di recupero crediti, è importante sottolineare quali siano gli elementi che determinano l’efficacia del loro operato:

  • la capacità di analisi che sapranno attuare prima di avviare una richiesta di pagamento, presupposto fondamentale per entrare in possesso di quelle informazioni patrimoniali che porteranno alla buona riuscita del procedimento.
  • la conoscenza dei tempi tecnici e la tempestività nelle azioni, sia stragiudiziali che giudiziali.
  • l’affidabilità riconosciuta della società di recupero crediti che deve essere composta esclusivamente da professionisti accreditati del settore, in grado di sapersi districare in ogni ambito di azione ed intervento.

Posto quanto sopra, la società di recupero crediti è così in grado di ottimizzare i tempi e nel caso in cui non sia stato possibile raggiungere la risoluzione della controversia in via bonaria, potrà affrontare anche un processo civile grazie all’intervento del Team di avvocati specialisti del settore.

Come si attua il recupero del credito.

Come già specificato, una società di recupero crediti può fare la differenza nella risoluzione della pratica solo se svolge un’indagine preventiva sulle proprietà e sui beni riconducibili al debitore, che nel caso specifico risultano essere:

  • immobili di proprietà;
  • veicoli intestati al P.R.A.;
  • crediti verso terzi;
  • rapporti bancari (conti correnti, conti postali e conti online);
  • fonti di reddito provenienti da stipendi e/o pensioni;
  • partecipazioni in società;
  • redditi altri provenienti da fonti di diversa natura;
  • individuazione dei dati personali come residenza e numeri di telefono;
  • rintraccio eredi in caso di decesso del debitore.

Quando tutte le informazioni sono state raccolte si procede con la fase stragiudiziale che prevede l’invio di una lettera di messa in mora (il Codice civile stabilisce infatti che il debitore subisce la costituzione in mora “mediante intimazione o richiesta fatta per iscritto”) con obbligo di effettuare il pagamento entro massimo dieci giorni dalla consegna della missiva.

Nel caso in cui anche questo tentativo non porti alla risoluzione dell’operazione, la società di recupero crediti sempre dietro mandato del creditore, procede ad avviare la fase giudiziale che prevede un iter suddiviso in quattro passaggi:

  • deposito del decreto ingiuntivo con richiesta di sorte capitale, interessi e spese;
  • emissione del decreto ingiuntivo da parte del tribunale competente da notificare al debitore che avrà facoltà, entro 40 giorni dal perfezionamento della notifica stessa, di fare opposizione presentando prove ed elementi a proprio favore.

Qualora il debitore non presenti opposizione si procederà a richiedere l’esecutività del decreto ingiuntivo.

  • Il terzo passaggio si concretizza quando il debitore riceve la notifica dell’atto di precetto, come ultimo tentativo di risoluzione del pagamento che dovrà avvenire entro dieci giorni dal perfezionamento della notifica dell’atto sopra richiamato.
  • Qualora il debitore che ha ricevuto l’atto di precetto non provveda a saldare il debito, l’ultimo passaggio sarà quello dell’atto di pignoramento per effettuare l’esecuzione forzata ed ottenere grazie alla vendita dei beni pignorati e/o al pignoramento presso terzi (conti correnti e/o fonti di reddito) il pagamento del proprio credito.

Adesso siete in possesso di un vero e proprio Vademecum per comprendere quando e perché avvalersi di una società di recupero crediti come la nostra.

Grazie al nostro Team di professionisti sapremo venire incontro ad ogni vostra esigenza, valutando pro e contro della pratica sottopostaci, suggerendovi quindi la strada più opportuna da perseguire per recuperare con successo i vostri soldi.

Hai bisogno di ulteriori chiarimenti? I nostri esperti sono a tua disposizione.


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    Ecco la guida "Stop ai crediti insoluti. Guida pratica per le aziende"
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